La pratico da sempre, è stato l’orientamento preferito sin dall’inizio della mia attività.
E’ la parte di odontoiatria che annovera in genere tutti gli interventi chirurgici sulle strutture orali. Include l’estrazione di denti erotti, inclusi o semi-inclusi dalle strutture ossee mascellari e mandibolari, dei resti radicolari o di apici radicolari infetti all’asportazione di tumori e cisti, all’intervento resettivo o ricostruttivo dei tessuti ossei e gengivali, conosciuti come “trapianti autogeni”.
La chirurgia orale si integra anche all’implantologia con elevazioni del pavimento del seno mascellare, ricostruzioni dell’arcata ossea tramite l’utilizzo di trapianti autogeni e/o biomateriali. Anche la chirurgia preprotesica e la chirurgia parodontale ne fanno parte.
L’esperienza mi permette soprattutto di poterne giudicare l’efficacia e la proponibilità quale mezzo di risanamento, talvolta come alternativa oppure come metodo ausiliario. Se necessario posso semplicemente integrarla ai gesti quotidiani di trattamento ovvero, per esempio, approfittare di una anestesia già presente per una cura endodontica e occuparmi anche di una problematica da risolvere chirurgicamente. Oppure, in alternativa, utilizzarla singolarmente come terapia utile a ripristinare lo stato di salute orale o a predisporne una migliore per la buona riuscita della cura odontoiatrica.