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Operatività

I miei interessi nella professione si esprimono anche nei target che mi prefiggo e caratterizzano il mio operato. Non solo da un punto di vista tecnico esecutivo ma anche nella gestione degli aspetti medico terapeutici, dando priorità alla cura del dolore provocato da patologie orali degenerative o infiammatorie, croniche, subacute o acute. Allo stesso livello di priorità pongo un adeguato ripristino funzionale del comfort masticatorio e fonetico. Naturalmente osservo ogni aspetto di prevenzione delle patologie dentali e orali in genere, integrando una valutazione stomatologica per il riconoscimento tempestivo di eventuali lesioni dei tessuti orali ma anche preoccupandomi di instaurare una corretta manutenzione dentale e di educare a una igiene orale efficace. Inoltre pianifico un monitoraggio periodico per sorvegliare l'evoluzione di situazioni conosciute e identificare sul nascere eventuali nuovi problemi.


Condividere con il paziente ogni aspetto della cura

Un ulteriore aspetto che arricchisce il mio operato è legato al rapporto con il paziente da un punto di vista sociale, etico ed economico.
Amo parlare con i pazienti per spiegare le mie diagnosi, le prognosi e le terapie che propongo: ritengo il "dovere di informazione" nei confronti del paziente una condizione molto piacevole.
Condividere il mio sapere è estremamente interessante e in questo la mia buona capacità didattica mi viene in aiuto.
Penso che condividere con il paziente non solo una approfondita anamnesi orale ma anche frequenti e spesso nascosti stati di sofferenza fisica e psichica legati a pregresse e scomode situazioni orali talvolta esistenti da tempo, non sia solo professionalmente interessante per me ma anche liberatorio per il paziente. Come lo è altrettanto condividere, dopo averlo informato anche nei dettagli, la scelta terapeutica preferita.


La chiarezza sconfigge l’incertezza

Grazie al facile accesso ai media, l'infarinatura sulle diverse nuove possibili terapie porta da un lato a una maggior richiesta delle stesse dal parte del paziente, ma genera dall'altro anche una richiesta di conferma di idoneità per il proprio caso (convalida ad personam) che può essere soddisfatta solo con una adeguata chiarezza sull'efficacia terapeutica nel caso specifico, sulle sue aspettative e sulle alternative di cura.
La richiesta, sempre più frequente, di un secondo parere rientra nel medesimo contesto per far fronte alle incertezze, nella ricerca di una condivisione medica nelle scelta delle cure, di pazienti che sempre meno si accontentano a priori, dicendo semplicemente al medico "faccia lei la cosa migliore" o "quello che è necessario".


La valutazione economica è molto importante

Una informazione esauriente chiarisce per la cura prescelta e per le sue alternative l'impegno fisico necessario per l'intera terapia, quanto il paziente debba deve stare sotto i ferri e quali eventuali disagi o sofferenze questo comporti. Non solo, ma tiene anche conto dell'aspetto sociale ed economico delle cure, evidenziando soprattutto i costi a lato dei vantaggi e svantaggi delle singole varianti, in modo differenziale, preciso e lungimirante, assecondando quanto possibile le singole possibilità economiche nella ricerca del miglior rapporto prezzo/beneficio a favore del paziente.
Solo un consenso informato che scaturisce da una esauriente chiarimento di tutti i pro e i contro della terapia prescelta può essere accompagnato dalla migliore tranquillità di aver fatto la scelta giusta. I previsti risultati nel tempo ne daranno conferma.